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Giro: impresa Alaphilippe, vince dopo lunghissima fuga

Giro: impresa Alaphilippe, vince dopo lunghissima fuga

Al francese la 12/a tappa, Pogacar sempre in maglia rosa

ROMA, 16 maggio 2024, 18:29

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Una fuga lunga quasi 130 chilometri, gran parte dei quali condivisi con Mirco Maestri: la 12/a tappa del Giro d'Italia, la Martinsicuro-Fano, di 193 chilometri è un vero e proprio capolavoro di Julian Alaphilippe. Il francese, due volte campione del mondo, dopo mesi di sofferenza, cadute e infortuni, torna alla vittoria nel modo più convincente.

 

L'ultimo successo del ciclista della Soundal-Quick Step risaliva a quasi un anno fa, dalla vittoria di tappa al Critérium du Dauphiné nel giugno 2023. In testa alla classifica non cambia niente, Tadej Pogacar, arrivato col gruppo a più di 5'31", è sempre saldamente in maglia rosa. "E' una bella sensazione. Non avevo previsto questa fuga a due con Maestri. Mi congratulo con lui, abbiamo collaborato molto e avrebbe meritato di vincere anche lui - le parole del francese al termine della tappa - Dopo una giornata a tutto gas, sono contento di aver vinto finalmente una tappa al Giro. Oggi ho dato la risposta più bella, sono stato paziente e questo è stato uno dei successi più belli della mia carriera". Con la vittoria di oggi Alaphilippe è il 109/o corridore nella storia ad aver vinto una tappa in tutti e tre i Grandi Giri (Francia, Italia e Spagna).

Il 31enne francese ha vinto dopo una fantastica e quasi insperata cavalcata in compagnia di Mirco Maestri (Polti-Kometa). Dopo un primo attacco a 138 chilometri dall'arrivo, il francese si è staccato tredici chilometri dopo con Maestri. In un folle tentativo, i due uomini hanno lavorato insieme alla perfezione per tenere a bada diversi gruppi di inseguitori. Alaphilippe ha staccato Maestri all'inizio di Monte Giove, a 11,5 km dall'ultimo muro, e ha resistito al ritorno degli inseguitori, il colombiano Jhonatan Narvaez e il belga Quinten Hermans, che sono arrivati a una trentina di secondi di distanza, rispettivamente secondo e terzo. Significativo, dopo il traguardo, l'abbraccio tra il francese e Maestri.

 

La tappa si apre subito con vari tentativi di fuga fino a quello di Alaphilippe e Maestri che hanno fatto la differenza, mentre alle loro spalle si è formato un folto gruppo con Edoardo Affini e Attila Valter (Team Visma | Lease a Bike), Simon Clarke (Israel - Premier Tech), Benjamin Thomas e Ruben Fernandez (Cofidis), Jhonatan Narvaez e Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), Ewan Costiou e Alessandro Verre (Arkéa - B&BHotels), Quinten Hermans e Tobias Bayer (Alpecin - Deceuninck), Simone Velasco e Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team), Michael Valgren e Mikkel Honoré (EF Education - EasyPost), Lilian Calmejane e Dion Smith (Intermarché - Wanty), Dion Smith (Intermarché - Wanty), Juan Pedro Lopez (Lidl-Trek), Kevin Vermaerke (Team dsm-firmenich PostNL), Matteo Trentin e Alexander Kamp (Tudor Pro Cycling Team), Laurence Pithie e Cyril Barthe (Groupama - FDJ), Nairo Quintana e Pelayo Sanchez (Movistar Team), Jan Hirt e Mauri Vansevenant (Soudal Quick-Step), Gijs Leemereize e Kevin Vermaerke (Team dsm-firmenich PostNL), Michael Hepburn e Luka Mezgec (Team Jayco AlUla), Davide Piganzoli (Team Polti Kometa), Domenico Pozzovivo e Manuele Tarozzi (VF Group - Bardiani CSF - Faizanè), Jasha Sutterlin (Bahrain-Victorious). Dopo frangenti molti concitati, la situazione si cristallizza e per diversi chilometri non si assiste ad alcun cambiamento. Maestri e Alaphilippe mantengono sempre il vantaggio tra il minuto e il minuto e 45 secondi, mentre dietro, i 24 (tra cui Hirt, a lungo sul podio virtuale) perdono convinzione finendo per essere ripresi dal gruppo dei big. La Bahrain-Victorious prova a sorprendere gli altri rivali, mentre davanti il tratto di pianura e discesa è amico degli inseguitori che ai piedi dello strappo finale di Monte Giove si presentano con 45" di ritardo dalla testa. Sulle ultime pendenze di giornata, il francese s'invola in solitaria lasciando alle spalle Maestri. Narvaez e Hermans si staccano ma non riescono a scendere sotto i 35" di ritardo da Alaphilippe che a Fano riassapora la vittoria dopo quasi un anno.
   

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